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10-10-2011

Censimento Istat 2011, scatta l'obbligo di compilazione per tutte le famiglie italiane

A partire da ieri, nove ottobre, è ufficialmente partito  il censimento Istat rivolto a tutte le famiglie italiane. Per i cittadini iscritti all’anagrafe è in arrivo direttamente all’indirizzo di residenza un plico contenente svariati quesiti da compilare accuratamente e rispedire entro il 20 novembre a mano presso i centri di raccolta comunali.
Tale meccanismo non va sottovalutato né tantomeno va dimenticata o cestinata la busta recapitata: i ritardatari o inadempienti prima riceveranno un sollecito, poi saranno colpiti da sanzioni per un ammonatre di 2065 euro. Le notizie da fornire e che valgono sono quelle valide a partire dal nove ottobre. Con il questionario sarà allegata nel plico una lettera di accompagnamento e le istruzioni per l’uso; il primo foglio riporta anche una password da utilizzare per la compilazione via internet (digitando http://censimentopopolazione.istat.it). Le versioni studiate sono due: la prima avrà una forma completa di colore rosso (84 domande); la seconda ridotta (verde con 35 domande).
Per chi dovesse avere dubbi o difficoltà nella compilazione potrà avvalersi delle istruzioni allegate al questionario oppure rivolgersi al numero verde gratuito 800.069.701 (dalle 9 alle 19) oppure consultare il sito dell’Istat. Altri supporti informatici sono messi a disposizione dall’Istat nei cento Comuni più grandi  (Census point), tramite mezzi mobili (Census tour) in oltre 700 centri di piccole e grandi dimensioni, in stand e corner allestiti in occasione di importati convegni, fiere e assemblee.
I dati forniti sono coperti dalla normativa sulla legge della privacy in base al Dlgs 196/03 e dal Dlgs 322/89. Le informazioni raccolte potranno essere elaborate e pubblicate sotto forma di tabelle.
A chi sceglierà di consegnare il plico fisicamente non dovrà spedirlo per posta, ma portarlo a mano nei Centri di raccolta allestiti dai Comuni. Agli stessi uffici può esserne richiesta una copia.
Dal 21 novembre al 29 febbraio 2012 partiranno i solleciti: le famiglie che non restituiranno il questionario riceveranno la visita di incaricati comunali (riconoscibili dal documento “Carta di autorizzazione del rilevatore”), che dovranno colmare le mancanze e potranno offrire aiuto per l’eventuale compilazione.
I primi giorni di censimento online, nel frattempo, hanno registrato un boom di contatti: le punte sono state di 16mila utenti connessi contemporaneamente, 500mila in media in un’ora. La pagina del sito Istat è stata letteralmente intasata nel primo giorno utile fino a tarda sera.  “La grande affluenza di utenti – così ha spiegato un comunicato Istat – potrebbe causare rallentamenti e difficoltà nell’accesso. Ci scusiamo per il disagio”. Un contrattempo che non è andato giù alla gran mole di italiani che avevano trovato il tempo per rispondere al censimento online. Nonostante i disservizi, alle 17,30 di ieri, in 80mila sono riusciti ad accedere e a riempire i campi contrassegnati, anche solo in parte. Bisognerà armarsi di pazienza.
L’obbligatorietà di risposta alle voci di domanda, infatti, è sancita dall’articolo 7 del Dlgs 322/89. Si possono tralasciare solo le domande riguardanti i problemi di salute (Sezione II, “Difficoltà nelle attività della vita quotidiana”). Le sanzioni, per i trasgressori, variano dai 206 ai 2065 euro.

 

Fonte: OIPA magazine